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Newsflash Napoli |
Napoli: Serie b2 maschile girone g
Esordio vincente per il Rione Terra Pozzuoli Volley che espugna il campo della Virtus Tricase Volley nella prima di campionato di serie B2. La squadra di coach Costantino Cirillo è stata fin dall'inizio attenta e non ha lasciato scampo agli avversari determinata di centrare il successo. L'1-3 come risultato finale lascia ben intendere cosa i gialloblù hanno speso sul parquet in terra pugliese. Il primo set è equilibrato con il Rione Terra che riesce a mettere a terra nel finale i punti decisivi vincendolo per 21-25.
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Newsflash Ischia |
Ischia: Per la prima volta all'isola d'ischia il servizio di Ischiawifi internet e telefonia Voip 24/24. Call Center 19301328
Ischia Wifi è un servizio di connettività Internet e telefonia VoIP, messo a disposizione dell’utenza tramite WADSL (Wireless ADSL). L'azienda nasce da un accurato studio ed esperienza del mercato wireless in tutti i suoi aspetti più ragionevolmente conosciuti come la diffusione di Internet ad alta velocità (banda larga) in ambienti circoscritti che siano aperti, come valli, comuni o intere città, oppure per ambiti più ristretti come piazze, locali, attività ricettive e commerciali fino ad arrivare a fornire un servizio di tipo residenziale con inclusa telefonia VoIP.
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Newsflash Capri |
Capri: Capri watch, domani a Napoli cocktail con Veronica Maya per Millefiori triplo brindisi per il brand che inaugura cosi' il primo flagship store partenopeo Triplo brindisi per Capri Watch domani sera a Napoli con Veronica Maya, testimonial femminile del brand e madrina dell’evento con cui l’azienda di orologeria glamour in un colpo solo festeggerà con i suoi fedelissimi il Natale ormai alle porte, certo, ma anche due eventi molto attesi da tutti i suoi fan: l’inaugurazione del primo flagship store partenopeo, in piena via Filangieri, e la presentazione in anteprima della nuovissima collezione “Millefiori” con cui l’azienda intende accompagnare le ore dei trend addicted internazionali per tutto il 2015.
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Newsflash Casamicciola |
Casamicciola: Sabato 5 luglio 2014 alle ore 11 al Capricho de Calise in Piazza Marina di Casamicciola Terme, su invito del Sindaco Giovan Battista Castagna
si incontreranno i Sindaci dei Comuni delle isole Ischia,Procida e Capri ed il Sindaco di Napoli, nella qualità di prossimo Sindaco dell’Area Metropolitana, per confrontarsi sul da farsi per dare assetto e dignità al trasporto marittimo.
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Newsflash Roma |
Roma: Vasto Film Fest XX edizione
Mercoledì 5 agosto 2015 – ore 11 Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale Via Tuscolana 1524, 00173 Roma Interverranno: Luciano Lapenna – Sindaco Comune di Vasto Vincenzo Sputore - Vice sindaco e Assessore con delega al turismo e cultura Comune di Vasto Michele D’Annunzio – Dirigente settore turismo e cultura Comune di Vasto Marcello Foti - Direttore Generale del Centro Sperimentale di Cinematografia Gabriele Antinolfi - Direttore Cineteca Nazionale Daniela Poggi – Conduttrice Vasto Film Fest Stefano Sabelli – Direttore artistico Vasto Film Fest
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Siamo nel bel mezzo di una guerra Atomica ??? No Pandemica ... Covid19
Piu' passa il tempo piu' ci si rende conto della situazione tragica, un'altra tipo di guerra e' scoppiata possiamo definirla "quella batteriologica denominata Covid19", c'era da aspettarselo. Dopo le prime due guerre mondiali che ci hanno colpito e' arrivata una pandemia mai immaginabile con copertura totale del mondo. Mi domando e dico dove andremo a finire. Partito dalla lontana Cina si e' sparsa in un batter d'occhio ovunque nel mondo.
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Cronaca
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CasamicciolaNews -
Cronaca
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Scritto da Ida Trofa
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Venerdì 05 Agosto 2005 18:19 |
Tra le valli e pel mare ngoppa a ‘ na lenza e terra si diffondeva il canto struggente di dell’uomo afflitto, distrutto dal perduto amore. E fu così che dal soggiorno e dalle passioni isolane prendono corpo i versi più rappresentativi della sua poesia. Simbolo della Canzone Napoletana, con le sue espressioni tipiche della napoletanità la melodia fu ispirata dal matrimonio della donna amata con un ricco possidente locale: il notaio Barbieri. ‘ Na lenza ‘e terra, a rriva a rriva ‘e mare… è iniziata come un’avventura per dimenticare l’amore più forte della sua esistenza, la storia leggendaria tra Eduardo ed Anna vissuta nelle sue fasi più importanti e significative, a tratti drammatiche proprio qui a Casamicciola tra le valli e le colline di un mondo che fu. Un mondo di cittadini illustri, notabili e ospiti benestanti che fece della cittadina termale la piccola Europa, meta agognata e preferita per i soggiorni estivi, vide oltre ai fasti e alle raffinatezze, lo stimolante sorgere del connubio tra amore e lavoro, aspirazioni e sogno. Un dipanarsi di fatti eventi e circostanze discreto ed ammiccante che nell’intrigo smuove la curiosità. Ed è stato così che tra corso Vittorio Emanuele e la collina di Cilustro abbiamo scoperto ciò che resta dell’antico sogno. Il sogno di Eduardo Nicolardi, poeta e compositore in ascesa, che qui a Casamicciola trova le sue principali ispirazioni e soprattutto trova l’anello di congiunzione per dar vita all’opera più rappresentativa e nota della sua produzione letteraria, amata e ricordata, indicata quale cardine della napoletanità in nota, il suo realismo estremo e drammatico la rende attuale e moderna reinterpretabile e mai imitabile, ritemprando ancora, nella estrema musicalità, la consapevolezza che nulla è più ingannevole e forte della realtà, perché la poesia, la canzone è inganno, evasione, è sogno è realtà… è arte. Nicolardi in compagnia della sua fidanzata trascorreva le sue vacanze qui sull’isola, il fascino suscitato in lui dalla cittadina termale era tale da spingerlo sempre ad imbarcarsi su battelli che facessero scalo diretto sull’imbarcadero casamicciolese e questo per ammirare le sue discese a mare, le sue insenature i suoi giardini lungo un profilo quasi immaginario tanto da far credere ad un ritratto impressionista. All’epoca la notorietà non era certo cosa di poco conto e per raggiungerla no bastava un verso o una canzone, gli echi e la diffusione si affidavano ai mezzi del tempo e da qui ben si comprende quali fossero le sue condizioni economiche. In uno dei tanti soggiorni, più o meno cento anni fa conobbe tale notaio Barbieri, ricco possidente locale che a Casamicciola nella sua “Villa Canetti” fittava camere e dava ospitalità ai turisti. Il Notaio, che la memoria popolare ricorda grasso ed in là con gli anni, s’invaghisce della giovane compagna di Eduardo impegnandosi a donare in cambio della sua mano tutti i beni di proprietà. Così fu, e in un certo qual senso incoraggiata al passo dall’amante, Anna sposa il Barbieri e con lui trascorre quello che si era ritenuto, vista l’età dell’uomo, un breve periodo di vitalizio. In effetti di li a qualche anno il notaio morì, un tempo che diremmo breve, ma non certo per un amante bramoso e desideroso che vive il supplizio del distacco e per giunta sapendo che l’oggetto del proprio desiderio, la passione forte e viscerale di due corpi ed un anima, palpitanti all’unisono, ora palpita accanto ad un grosso e ricco vecchietto. Altro che affare e speranza di ricchezza, fu una strenua lotta con i sentimenti e gli istinti, un tormento che culmino nella stesura dell’amara sintesi: “ Voce ‘e notte”. La voce che risveglia l’animo amato nella notte invitandolo a stare desto e a non spiare dalla finestra, poiché è certa la fonte che cantando le sue inquietudini invita a soddisfare il desiderio nei sospiri e nei baci di colui che in quella notte gli giace accanto, che la stringe pur sapendo che il tuo cuore vaga altrove. Colui che destato dal canto e dalla poesia deve esser rassicurato e rincuorato… quella serenata è senza nome. L’autore nel suo dramma finge una stoica indifferenza eppur nella prosa stessa, ammette che il suo lamento d’amore piange una infamità. E tutto è chiaro, noto nei cuori di chi sa, conosce i fatti e l’origine dei sentimenti, degli ardori tanto grandi e sicuri, indissolubili da spingere ad un passo che più tardi si definirà “infame”: ceder l’amata ad altro pretendente. La storia leggendaria, vera dell’amore contrastato tra Anna e Eduardo Nicolardi che a Casamicciola lascia le sue radici e il segno indelebile del suo essere, riecheggiando al suono di una dolce melodia. Tetro la zona di San Pasquale, e villa Canetti, residenza che Anna occupò con il notaio, la piazza dei Bagni ed i principali centri del paese dove Nicolardi suggella i trascorsi consegnando ai posteri impressioni e panoramiche rimate. Ma non c’è solo poesia, è in quei luoghi e tra la sua gente che il compositore cerca d’indirizzare la sua vita. Così nei giorni di solitudine come nei momenti di sconforto sente il bisogno di una boa a cui aggrapparsi forse a lenire il grande dolore. Non vuole una donna innamorata che pretende da lui cose che non gli può dare, piuttosto una compagna di viaggio che lo distragga e gli gratifichi l’ego ferito. E fu allora che si inserisce il suo legame amoroso con la giovane ischitana, della famiglia Di Costanzo della stirpe “Varanese”. Una donna bella e forte che abitava in Piazza dei Bagni più o meno all’altezza dell’attuale bar, di cui i gestori sono eredi. Una storia importante che da all’autore la forza di continuare, fu questo, infatti, un periodo particolarmente fertile per la sua produzione letteraria, un periodo che diremmo di stasi produttiva, con pause di vita relativamente tranquille favorite da un rapporto particolarmente aperto e poco impegnativo per le aspettative del tempo. Successivamente con la morte dello sposo notaio Anna recupera quel minimo di serenità che le permette di andare a bere l’ultimo sorso di una storia che sembrava morta, e la passione si riaccende realizzandosi dopo varie ed alterne vicende in un sospiratissimo matrimonio da cui nacquero ben otto figli e tanti nipoti. Le proprietà acquisite dal precedente matrimonio furono vendute e con il ricavato la coppia potè trasferirsi altrove, pur continuando nei suoi soggiorni ischitani anche per coltivare personali e forti amicizie come quella di Mastro Vincenzo e Petroni il falegname, volto noto della cittadina che aveva la sua bottega proprio a metà della salita di S. Pasquale. Nel 1905 fu composta Voce ‘e notte e nel maggio 1927 Nicolardi dedica a Casamicciola il componimento “ ‘Na Lenza ‘e terra ”, che si può leggere dalla lapide posta all’ingresso del Camposanto di Via Cumana, apposta per volere dell’allora sindaco Peppe Iacono. |
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CasamicciolaNews -
Cronaca
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Scritto da Ida Trofa
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Mercoledì 03 Agosto 2005 18:17 |
Visionati gli atti messi a disposizione delle autorità di controllo, come l’acqua sul fuoco, appare l’autorizzazione n°90 a firma del dirigente regionale di area 14, Antonio Beliosario. Il nulla osta sembra esserci se non fosse per un particolare: La delibera di giunta comunale 53 richiamata a giustificare la sottoscrizione non riporta alcuna domanda d’impianto struttura temporanea in acciaio e ferro lungo il tratto di scogliera esterna al braccio di levante. Forse è quella più famosa, la più nota, forse la più significativa, è la locandina pubblicitaria del comune di Casamicciola Terme. Quella raffigurante un’immagine d’altri tempi del porto, una brochure su cui campeggia la scritta: « Light and shadow», luci ed ombre. Ed è proprio così, sempre più ombre che luci ammantano la questione Scalo della cittadina termale ad una attenta, ma non troppo, analisi degli atti municipali e regionali riguardanti gli ultimi lavori e provvedimenti posti in essere nell’area retrostante ed esterna l’approdo stesso. Nell’attesa di conoscere quale documentazione è giunta sulla scrivania del comandante Santisi che, occorre evidenziare, aveva già richiesto e da tempo la visione del materiale cartolare, sicuramente, prima del 4 giugno scorso. Dal palazzo Bellavista si distribuiscono “ le carte” e si commenta l’operato dell’ente e della sua dirigenza: « E’ tutto a posto, tutto in regola, i documenti ci sono!», sostiene il sindaco Giosi Ferrandino. Allora con fiducia ed apprezzamento per la lodevole intenzione di voler ampliare e meglio sfruttare lo scalo, senza però capire perché non vi sono in merito reperti scritti,esaminiamo quanto riportato negli atti resi visibili dagli amministratori locali per giustificare le attività in corso. Nel primo documento recante l’intestazione : « Giunta Regionale della Campania assessorato ai trasporti e viabilità area generale di coordinamento trasporti e viabilità settore demanio marittimo- navigazione- porti- aeroporti-opere» , con registro concessioni n°15 del 2004, repertorio n°166, con il quale vista la richiesta del comune di Casamicciola Terme di rinnovo concessione demaniale marittima 237/03 ricadente nel porto della cittadina stessa e scaduta il 31/12/03, si può leggere che la regione concede al comune, legalmente rappresentato dall’Architetto Silvano Arcamone, un’area demaniale marittima di mq 2.800,00. allo scopo di occupare uno specchio acqueo antistante il praticabile di banchina per una superficie di mq 2000 al fine di svolgere attività di ormeggio imbarcazioni conto terzi, mediante installazione di corpi morti e gavitelli ed inoltre un’area a terra ubicata presso la banchina di levante dal Torrino all’edificio prefabbricato uso ufficio, per complessivi mq 800,00. Tutto ciò sottoscritto con gli obblighi ed i corrispettivi dovuti all’erario era in data 30 aprile 2004 a firma del coordinatore dell’area Avv. Renato Capalbo. Fino a questo punto non si evidenziano anomalie od alchimie di sorta in merito alle attività svolte nel rispetto di quanto previsto nei rapporti degli anni precedenti. Poi lo svelarsi delle reali intenzioni e delle effettive finalità del comune dei suoi amministratori(ndr) che a ricalcare le orme di quanto svolto nel vigore della pregressa concessione, sembrano ben lungi. Infatti viene indetta gara d’appalto e sempre nei mesi passati, per l’esecuzione di opere così come previsto dalla delibera n°97 del 14/04/2004 con prevista installazione di pedana nelle acque antistanti il porto. I lavori vengono affidati alla regola dell’incanto alla ditta LGP costruzioni e per cui il circondario marittimo emette apposita ordinanza, la n° 18/04. Ma nella visione degli atti, fino alla data dello scorso venerdì 4 giugno nessun provvedimento amministrativo visionato portava ad oggetto la realizzazione di pedana così come invece si poteva credere dai lavori che si stanno eseguendo e già menzionati. Tutto ciò fino a quando, dicevamo il 4 giugno scorso con firma del dottor Antonio Belisario, dirigente del settore Demanio Marittimo, navigazione- porti- aeroporti- OO.MM. area 14 settore viabilità, al numero di autorizzazione 90, il dirigente vista in primo luogo la delibera di giunta del comune di Casamicciola n° 53 del 23/02/2004 , autorizza l’ente ad eseguire lavori di manutenzione, bonifica ed ammodernamento nell’area demaniale marittima già assentite in concessione allo stesso comune con atto concessorio n° 15/04, analizzato in precedenza. Oltre alle varie attività, nello spazio acqueo e di banchina tra il limite della concessione Cala degli Aragonesi e fino alla Torretta del molo di levante con l’impianto di pubblica illuminazione e laddove necessario di cavidotti fino alla posa in opera, questo secondo quanto previsto al punto 3, della realizzazione di una struttura temporanea in acciaio e legno di facile rimozione lungo il tratto di scogliera esterna al braccio di levante al fine di ottimizzare l’utilizzo di tale banchina per gli ormeggi di barche di grandi dimensioni. Così, almeno non vi siano altri documenti, non in nostro possesso, dobbiamo dunque ringraziare solo il dottor Belisario per aver sottoscritto tale autorizzazione in maniera tanto celere e repentina, dall’oggi al domani. Un autorizzazione, a ben vedere, mai richiesta, visto che nella delibera n° 53, richiamata dallo stesso Belisario come presupposto della sua sottoscrizione, l’installazione della pedana facilmente rimovibile non è affatto presente. Una installazione, non richiesta, non autorizzata addirittura all’epoca della preesistente uscita della gara d’appalto con la quale si procedeva all’affidamento prima del 4 giugno, guarda, caso della suddetta installazione della “pedana fantasma”, attualmente in corso d’opera. Così per la pace di tutti e delle autorità competenti che appaiono diversamente abili nell’intervenire sulla vicenda vogliamo credere che tutte le carte siano in regola, siano in ordine? Almeno ammettiamo, però che è evidenziabile chiaramente una qualche lieve discrepanza nella loro sottoscrizione, nelle date, nella forma ad effetto retroattivo, reversibile ed invertibile… alchimistico e forzato, che definire “ togli castagne dal fuoco” è dir poco. Sugli arcani della Eurocharter rimandiamo a breve ed altro capitolo.
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CasamicciolaNews -
Cronaca
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Scritto da Ida Trofa
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Lunedì 01 Agosto 2005 18:15 |
Casamicciola: Il sindaco dichiara: i camion dell'Amca non sono piu' nel pio monte ... dove sono allora ?
Le ovvie difficoltà della gestione rifiuti solidi urbani. Lo stazionamento degli automezzi da carico e quelli da trasporto nell'area sottostante il piazzale destinato al commercio ambulante, è terminato, le dotazioni della multiservizi casamicciolese sono stati sfrattati.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 03 Ottobre 2012 13:24 |
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CasamicciolaNews -
Cronaca
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Scritto da Ida Trofa
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Venerdì 15 Luglio 2005 18:12 |
Estremo atto dimostrativo di Pasquale Toscano. Il venditore ambulante “do per e do muss’”, originario di Napoli e trapiantato da anni nella cittadina termale, in pochi minuti ha messo in ginocchio il litorale cittadino richiamando l’attenzione di centinaia di persone. L’uomo esasperato dall’impossibilità di lavorare, a seguito dell’ennesimo controllo da parte della autorità, non avrebbe avuto altro modo per sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità sulla sua condizione. Dall’alto della imponente mole del Pio Monte della Misericordia ha inveito contro gli amministratori ed il primo cittadino, dichiarando di essere in tutti i modi oggetto della opposizione dichiarata e palese, volta ad impedire lo svolgimento della sua attività. Necessario il massiccio intervento delle forze dell’ordine. È stata davvero una giornata ricca di eventi quella di ieri a Casamicciola Terme. E dopo una mattinata calda e movimentata anche il pomeriggio iniziato all’insegna della regolare normalizzazione si è concluso clamorosamente e secondo un copione dai tratti davvero drammatici in cui gli attimi di tensione hanno sfiorato punte critiche e preoccupanti. Un ennesimo colpo di scena, l’imprevisto eppur minacciato gesto di un lavoratore esasperato dall’impossibilità di condurre tranquillamente e secondo quanto stabilito dai permessi e dalle licenze concessegli sul territorio cittadino, la sua attività di ambulante. Pasquale Toscano, napoletano d’origine e trapiantato ad Ischia da anni venditore “do per e do muss’”, nel tardo pomeriggio di ieri ha dato vita al suo intento suicida minacciato e paventato più volte nel corso dei suoi faccia faccia con gli amministratori locali e con gli esponenti delle forze dell’ordine in merito alla sua condizione, e che ieri a seguito dell’ennesimo controllo, questa volta eseguito dagli agenti della Guardia di Finanza, si è drammaticamente materializzato. L’uomo, arrampicatosi da una finestra del vecchio stabilimento termale del Pio Monte della Misericordia, ha raggiunto l’impalcatura montata sulla facciata anteriore che da sulla litoranea e con un cappio al collo ha attirato l’attenzione di turisti e passanti, dei primi curiosi che si affacciavano sulla platea che di li a poco avrebbe ospitato lo show dei Matia Bazar. Immediata la richiesta di soccorso ed intervento inviata alle forze dell’ordine tanto che di li a pochi minuti sul posto era stato radunato un massiccio schieramento di forze dell’ordine, dai Vigili Urbani alla Polizia, la Guardia di Finanza ed i Carabinieri, le unità dei vigili del Fuoco pronti all’azione in caso di necessità. Il Toscano orami esasperato ha tenuto con il fiato sospeso la folla inveendo e minacciando l’estremo lancio nel vuoto non senza però urlare la sua rabbia e le sue ragione contro la caotica, a suo dire, presa di posizione degli amministratori locali che osteggiano la sua attività impedendogli la vendita del tradizionale prodotto campano, unico nel suo genere. Il Toscano rivendicherebbe una conduzione tramandata di generazione in generazione, anche suo padre vendeva “Musso”, oltre alla validità dei previsti nullaosta di commercializzazione a fronte delle caotiche crociate tenute dagli esponenti di governo locale. Negli ultimi tempi in più modi e con vari espedienti la sua condizione di venditore su suolo pubblico sarebbe contrastata per volontà di taluni consiglieri comunali che per questioni personali userebbero la propria posizione al fine di risolvere le proprie personali vicende che tra l’altro coinvolgerebbero solo per motivi di amicizia e conoscenza il Toscano. Alla fine non avendo altro mezzo e via d’uscita l’estrema decisione di sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità competenti usando mezzi propri eppur estremi e drammatici. Quasi due ore di trattative e scambi verbali con le forze dell’ordine, quasi tutti vanificati i tentativi di forza degli agenti intervenuti, il Toscano si è infatti cosparso di liquido infiammabile, addirittura più volte giurando di ingerirlo qualora fosse stato fermato, proprio ad escludere l’intervento e la cattura. Noto alle forze dell’ordine per il suo bizzarro temperamento è stato disposto alle sole trattative con gli agenti locali. « Cerchiamo di prenderlo con le buone», era l’ordine comandato più volte, « conosciamo quando sta in questo stato…fa sul serio, non innervositelo». Solo, infatti , a seguito della mediazione del Maresciallo dei Carabinieri della locale stazione, che gli ha assicurato la sua collaborazione ed il vaglio personale della pratica, quando oramai erano quasi le 19.00, l’uomo ha acconsentito ad abbandonare i suoi intenti suicidi, scendendo dalla impalcatura e dialogando serenamente con le autorità una volta giunto in strada. Stabiliti i termini della trattativa, i particolari, le proroghe e le postille Pasquale Toscano ha fatto ritorno a casa, lasciandosi dietro un parterre attonito e stupito esterrefatto di cotanta veemenza e tenacia. Abordo della vettura di servizo con la quale effettua le vendite in strada ha preso la volta di via mOntecito in cui risiede con la sua famiglia. Nessuno sconto, nessuna eccezione, il diritto al lavoro è sacro ed il venditore ambulante casamicciolese è deciso a preservarlo sempre ed ad ogni costo, contro ogni forma di ostruzionismo. Così sempre sabato sera mentre le note dei Matia Bazar, si inanellavano dinnanzi ad un pubblico in delirio e dai tratti quasi oceanici, grande il successo della manifestazione, il signor Toscano, ripulitosi e sistemato, ha continuato a vendere il suo prodotto accanto ad un mite ed ignaro Mellunaro all’angolo del distributore ERG. L’INTERVISTA
Abbiamo incontrato il signor Toscano in serata alla conclusione dell’intera vicenda, a tratti drammatica, che lo ha visto coinvolto per fare il punto della sua situazione e capire cosa ha potuto innescare la sua estrema manifestazione di disagio. -Signor Toscano cosa è accaduto di tanto grave da spingerla a minacciare il suicidio? « Sono mesi che in tutti i modi la mia attività di venditore ambulante di Per e muss’ viene osteggiata in tutti i modi, con controlli, multe, avvertimenti, sono letteralmente allontanato dalle mie postazione di vendita proprio quando gli affari sembrano poter incrementare, feste, fine settimana, concerti, ma anche nelle serate comuni, in ogni occasione, quasi stessi commettendo un reato gravissimo. Eppure io cerco solo di guadagnarmi il pane onestamente e senza creare danno a nessuno. Il mio è un prodotto tipico, caratteristico e non reperibile facilmente. Pensate che ad Ischia ho il permesso di vendere addirittura sulla riva destra del porto ed ad Ischia Ponte nei fine settimana». -Allora cosa c’è che non va a Casamicciola c’è qualcosa di particolare? «La mia è una attività tramandata di generazione in generazione, io l’ho ereditata da mio padre, ho sempre venduto, i miei permessi, i pareri sono in regola eppure vado incontro all’incomprensibile ostruzionismo di taluni esponenti e consiglieri comunali che cercano di colpirmi in ogni modo, multe, controlli. Dicevano che il mio automezzo non era idoneo, ho speso moltissimi sodi per renderlo conforme, riattrezzarlo, ma i miei sforzi non valgono a nulla. Tutti, il mellunaro, il castagnaro, tutti lavorano tranquillamente e senza problemi meno che io». .Come mai? «Sono certo che ci sia qualche assessore che vuole farmi pagare, le colpe di qualche mio conoscente che ha avuto affari privati, locazioni e quant’altro con la sua famiglia, insomma questioni personali che vogliono farsi scontare a me». -Si però lei sin ora, pur vagabondando a continuato a vendere, cosa l’ha spinta ad arrampicarsi su quella impalcatura con una corda e del liquido infiammabile, minacciando di togliersi la vita? «In queste settimane ho più volte implorato e chiesto di lavorare tranquillo, di essere lascito in pace e libero di tirare avanti, invece neo pomeriggio mentre i preparativi per il concerto incalzavano è giunto l’ennesimo controllo. Così ho portato avanti il mio intento che avevo paventato più volte e dall’altro di quella finestra ho obbligato tutti ad ascoltarmi, ad ascoltare il mio disagio e quello dei miei figli che sono costretti a viverlo con me». -Cosa l’ha spinta a desistere? «Le parole del Maresciallo, mi hanno rincuorato! E stasera, anche se la postazione non è delle migliori, eccomi a lavorare nonostante tutto» -Signor Toscano cosa ha pensato quando era lassù, si sarebbe ucciso davvero se non le avessero ascolatata? « Ero arrabbiato, sono arrabbiato, pensavo che era ora di dire basta di far cessare questa ingiustizia e questo accanimento nei miei riguardi, che anche io avevo i miei diritti, e che le leggi non sono fatte solo per chi ha il potere. Anche io ho la mia dignità anche se sono disperato e senza mezzi contro chi ha il coltello dalla parte del manico, qualcosa mi resta sempre,l’anima, anche se è bizzarra e disperata, e quando un uomo è disperato come lo sono io può fare tutto» -Qual è il suo augurio? «Di andare avanti serenamente e lavorare ancora in strada divertendomi e portando avanti una attività che ho nel sangue e che mi ha insegnato mio padre e che io ho insegnato ai miei figli e spero di insegnare ai miei nipoti. La nostra tradizione anche in cucina è importante e non va dimenticata». |
Ultimo aggiornamento Domenica 28 Dicembre 2008 18:15 |
CasamicciolaNews -
Cronaca
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Scritto da Ida Trofa
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Martedì 12 Luglio 2005 18:09 |
Informato dei fatti oltre al sindaco ed il comandante dei Carabinieri anche Comandante del Corpo Forestale dello Stato di Casamicciola. Molto probabilmente il taglio è avvenuto per far posto alla platea dell’area spettacolo allestita in occasione dei previsti e pubblicizzati concerti. Un dubbio sorge spontaneo: “Come mai per l’allestimento dell’area mercatale l’antico complesso termale si dice non idoneo e per questioni igieniche e di sicurezza, trovando mille problemi e difficoltà e parimenti per show a pagamento per i quali si prevede l’afflusso di centinaia di persone i responsabili e l’Ente Locale stesso non solleva alcuna eccezione” Dopo le eccezioni sollevate nei giorni scorsi dal gruppo di minoranza Uniti Nell’Ulivo di Casamicciola Terme in merito alla questione spettacoli a pagamento allestiti nelle rovine del vecchio stabilimento termale Santa Maria della Misericordia appartenete all’Ente Pio Monta la questione “Antiche Terme ”torna a riproporsi, questa volta però per portare a conoscenza delle autorità competenti che molto probabilmente proprio per la esecuzione di tali spettacoli gli ultimi elementi di una rigorosa e centenaria pineta sono stati abbattuti forse a far posto alla vasta platea che dovrà accogliere il pubblico dell’Ischia Summer Festival e la prevista esibizione di Venditti e Dalla…che però stranamente nelle richieste inviate agli organi di sicurezza figurano in relazione al complesso “Negombo”??! E così mentre per la installazione dell’area mercatale vengano sollevate mille eccezioni e problematiche volendo dichiarare l’area non idonea per questioni di sicurezza ed igiene, pur avendo impiantato strisce blu lungo i viali d’accesso per la sosta a pagamento, nella fattispecie, manifestazioni e spettacoli nulla è stato detto, nessun problema, nessuna incompatibilità. Ecco tutti gli interrogativi nella relazione presentata dal consigliere Mennnella, Monti e Antuono Castagna «Nel piazzale del Pio Monte della Misericordia, dopo l’utilizzo a fini di deposito di automezzi e materiali di risulta oltre che di travaso di rifiuti sopravvivono nonostante la colata di asfalto e cemento gli ultimi tre pini di una allora rigogliosa pineta. Alcuni pini sono stati di recente abbattuti per “ far posto” all’area mercatale, mentre da quanto si apprende in ambienti del comune di Casamicciola sarebbe imminente il taglio degli ultimi pini rimasti per far posto , probabilmente ai preannunciati spettacoli nella zona che codesto Ente pomposamente chiama delle antiche Terme di Casamicciola, mentre più correttamente trattasi delle rovine delle antiche terme del Pio Monte della Misericordia, rovine delle quali il Comune ha la mera detenzione di due aree. Poiché è prassi di codesta amministrazione e delle sue propaggine operative ( leggi aziende partecipate) procedere senza autorizzazioni per poi “ sistemare “ le carte in corso d’opera si chiede al Sig. Sindaco di vigilare su una possibile manomissione del residuo patrimonio arboreo di quei siti ed al Corpo Forestale dello stato di monitorare il sito stesso rilevandone il contenuto . Nel riservarsi ogni possibile azione nei confronti di chi dovesse rendersi responsabile di tale operato e di chi avendone competenza ha omesso i necessari controlli chiedono al Sig. Sindaco risposta scritta a quanto richiesto ». |
Ultimo aggiornamento Domenica 28 Dicembre 2008 18:11 |
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