Commento Foriano, di Peppe D'Ambra

Storie di straordinaria follia nella interpretazione delle leggi italiane

L’ALIENO FORIANO
La improvvisa visita delle Iene a Forio, scoperchia un nuovo caso di interpretazione, a dir poco, stravagante delle leggi dello stato. Il tutto trascritto su documenti personali ufficiali. Denunciati e querelati Sindaco, Comandante dei vigili, vicesegretario e responsabile dell’Anagrafe. Domani sera lo “spettacolo” va in onda sulle reti Mediaset nel seguitissimo programma delle IENE SHOW. Il caso già trattato e denunciato da questo giornale un anno fa in prima pagina.

 ARRIVO DELLE IENE
Tutto è partito dal nostro servizio nell’Aprile dell’anno scorso a cui il direttore Di Meglio dedicò la Copertina del giornale. Proprio questa copertina è stata inviata alla redazione delle IENE che hanno poi contattato Vito D’Abundo per i necessari chiarimenti. È stata spedita tutta la copiosa documentazione e dopo una attenta analisi dell’ufficio legale delle IENE la decisione di intervenire e portarsi nelle stanze del Comune di Forio. Stanze raggiunte nonostante il ridicolo e vano tentativo di vietare l’ingresso con la chiusura, in orario di apertura al pubblico, del cancello del Municipio. Gli uomini delle IENE i questi casi è come invitarli a mangiare un bel piatto di spaghetti al sugo di pomodoro fresco; in un battibaleno hanno ottenuto la riapertura del cancello per il raggiungimento degli uffici comunali. Qui si sono trattenuti con i responsabili dei vari uffici, ma questo lo leggete nell’articolo a fianco. Certo la figura non è stata di quelle felici e tutti si sono detti all’oscuro degli eventi.

LA STORIA DELL’ALIENO FORIANO
Noi abbiamo deciso di sentire e ridare voce al cittadino foriano che sta portando avanti la sua personalissima battaglia legale per ottenere il riconoscimento dei suoi diritti sanciti dalle leggi dello Stato. Lo abbiamo incontrato e con lui oltre a scambiare quattro chiacchiere c’è stato lo scambio di una corposa documentazione con la quale il Cittadino Vito D’Abundo sta cercando di vincere la sua battaglia per una vita migliore con dignità nel pieno rispetto delle leggi dello Stato.
Lo stesso Stato che agli inizi degli anni ’90 con l’allora Presidente della repubblica Cossiga,  lo nomina Cavaliere al Merito della Repubblica alla giovane età di 40 anni. In quegli anni era titolare di una avviatissima ditta di Pulizia operante su tutto il territorio nazionale con i suoi oltre 1 500 dipendenti. Dopo una serie di vicissitudini negli anni a seguire, il Tribunale Civile di Roma, sezione fallimentare n° 52699  emette sentenza dichiarativa di fallimento nei confronti dell’allora giovane imprenditore foriano. Da quel momento inizia un vero e proprio calvario passato soprattutto nella ricerca di una soluzione che gli potesse permettere di sopravvivere e studiando leggi e circolari il 31 marzo del 2006 protocolla al comune di Forio, dove intanto era ritornato a vivere, una missiva con la quale fa presente: di essere stato dichiarato fallito, che lo stato di inabilità previsto dall’art. 50 della legge fallimentare R.D. 16/03/1942 n° 67 a tutt’oggi è ancora esistente né risulta rimosso; che di fatto il dichiarante allo stato attuale è sprovvisto dei mezzi necessari per vivere e di ogni forma di assistenza e/o mantenimento anche privata ed è altresì privo di fissa dimora e di domiciliazione; che con nota prot. n° 7914 del Comune di forio del 28/03/2006 ha inoltrato richiesta al responsabile del settore servizi sociali del Comune di Forio, in applicazione dell’art. 38 della Costituzione Italiana, del mantenimento e dell’assistenza sociale prevista. Comunica, in osservanza al disposto dell’art. 43 del Codice Civile di eleggere, per se e per il proprio nucleo familiare, il domicilio nella casa Comunale di Forio in piazza Municipio n° 9 dove di fatto detiene la sede dei suoi affari e interessi: a norma dell’art. 1 della legge 24/12/1954 n°1228 (ordinamento delle anagrafi della popolazione residente). Consegna la propria carta di identità n° AH0722582 e ne richiede l’immediato rilascio con la trascrizione delle denunciate variazioni domiciliari. Gli viene consegnato il nuovo documento con n° AN 5038491 nel quale risulta anche la sua nuova professione di Statista, con tanto di attribuzione del numero di partita IVA da parte dell’ Agenzie delle Entrate. Messosi in regola con le leggi vigenti, il nostro concittadino, inizia a chiedere di essere messo nelle condizioni di poter esercitare i suoi diritti nella sua sede di domiciliazione chiedendo una stanza dove potersi sistemare e dove poter svolgere la sua attività lavorativa. Per mesi circola liberamente per le stanze del municipio utilizzando le attrezzature comunali e le utenze telefoniche di volta in volta inutilizzate nei vari uffici. Viene però portato a conoscenza di un fatto molto increscioso compiuto ai suoi danni e a sua insaputa dagli uffici comunali; che senza nessun avviso gli cambiano sulle carte comunali il suo domicilio spostandolo alla via Dei Senza fissa dimora n°1. A nulla valgono le sue richieste di presa visone e di chiarimenti e così dopo una denuncia di smarrimento del documento ne chiede un altro col n° AR 0970048 sul quale emerge il suo nuovo domicilio. Non  raggiungono nessun effetto le sue vibranti proteste e allora chiede che sul documento alla voce professione venga scritto ALIENO. Alle rimostranze del Comandate della Polizia Municipale su cosa fanno di specifico gli ALIENI, con calma e dolcezza risponde che non appena lo stesso Comandante Russo lo accompagnerà nella sua nuova dimora in VIA DEI SENZA FISSA DIMORA 1 con piacere gli dimostrerà quali sono le mansioni che svolgono gli ALIENI. Una chiara provocazione per dire che l’alieno non era lui ma chi stava mettendo su un documento ufficiale dello Stato un indirizzo inesistente. Nel frattempo provvede a mettere sul portone del Municipio la sua cassetta della Posta e la sua targa, così come messo poi in evidenza anche da questo giornale.

DENUCIATI SINDACO, COMANDANTE P.M. E FUNZIONARI COMUNALI
A seguito del nostro articolo c’è l’intervento del Comandante Russo e dei suoi uomini che provvedono a staccare dal portone del Municipio, ritenendole non legali; anche questa volta cadono nel vuote le sue proteste e allora si porta presso la locale caserma dei Carabinieri e sporge formale querela denuncia nei confronti del Sindaco Franco Regine; Castaldi Francesco, responsabile dei servizi generali e istituzionali del Comune di Forio; Giuseppe Russo, Ten. Col. Responsabile della PM; Petroni Maria Istruttore direttivo del Comune di Forio e di chiunque abbia agevolato e comunque concorso nella commissione della fattispecie delittuosa p. e p. dell’art. 479 c.p. di cui al Titolo VII – capoIII – della falsità degli atti – falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e dell’art. 493 c.p. – falsità commesse da pubblici impiegati incaricati di un servizio pubblico e per tutti i reati che la giustizia ravviserà a carico degli stessi affinché nei loro confronti si proceda penalmente.

LA RICHIESTA DI UN INTERVENTO DELLE IENE
Stanco di aspettare giustizia, decide di chiedere l’intervento delle IENE, a cui invia copia del quotidiano il Golfo in cui viene trattato il suo caso e alcune delucidazioni. Dopo pochi giorni viene contatto dalla redazione del noto programma televisivo di mediaste che gli chiedono più informazioni, lui fotocopia tutta la sua corposa documentazione e la invia, dopo un paio di mesi di attesa e dopo un’attenta analisi da parte dell’ufficio legale della trasmissione, la decisione di ritornare sulla nostra isola a sentire le “ragioni” dei funzionari pubblici.

COSA VUOLE IL CITTADINO
Nulla di particolare, solo il rispetto delle leggi e la possibilità di ricominciare una nuova vita e qualche aiuto previsto dalle leggi vigenti. Fino ad oggi non ho avuto aiuti, ma solo grattacapi e bastoni fra le ruote da parte dei funzionari pubblici che vengono pagati per risolvere i problemi della gente, mentre invece sembra proprio che preferisco crearli i problemi.
Certo vedere sistemare tanti amici degli amici e non pensare a dare un po’ di sollievo a chi ne ha veramente bisogno; deve essere davvero difficile da digerire per uno che sta davvero in difficoltà e che si è dovuto separare dal resto della famiglia, che ormai si è trasferita nella lontana Germania.