Modena: Imprese, perse 693 nei primi 2 mesi del 2014 in ER, Leoni: Bisogna ridurre tasse e burocrazia. Anche la Regione faccia la propria parte Nel primo bimestre del 2014, in Emilia-Romagna sono state ben 937 le imprese che hanno chiuso, a fronte di 244 nuove attività, PER un saldo negativo di 693 unità; le imprese modenesi che hanno cessato l’attività, sempre nei primi due mesi di quest'anno, sono state 373, per un saldo negativo di 240 unità, che corrisponde al -2,4% sul totale delle aziende registrate.
Lo scrive Andrea Leoni in una interrogazione rivolta alla Giunta Errani per sapere se sia intenzione della Regione Emilia Romagna farsi portavoce presso il Governo Renzi della grave situazione e sollecitare l’adozione di misure anti-crisi efficaci improntate alla riduzione delle tasse e della burocrazia, in grado, quindi, di creare prospettive per il futuro dell’economia regionale. Il Consigliere Leoni chiede anche se e quali iniziative intenda adottare la Giunta, sempre improntate alla riduzione delle tasse di propria competenza e della burocrazia regionale, per facilitare la vita delle imprese emiliano romagnole. Di seguito il testo dell'interrogazione presentato alla Regione Emilia Romagna Bologna, 17 marzo 2014 Comunicato stampa 17 marzo 2014
Al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA Il sottoscritto Andrea Leoni, Consigliere regionale, premesso che nel primo bimestre del 2014 in regione Emilia Romagna sono ben 937 le imprese che hanno chiuso a fronte di 244 nuove attività, registrando così un saldo negativo di 693 unità;
considerato - che le imprese modenesi che hanno cessato l’attività, nei primi due mesi di quest'anno, sono 373, per un saldo negativo finale di 240 unità che corrisponde al -2,4% sul totale di quelle registrate; - che nel quadro tracciato dall’osservatorio di Confesercenti il dato più allarmante è quello relativo alle nuove aperture, a livello provinciale, che sono state appena 134; - che appare fortemente preoccupante che le imprese che hanno cessato l'attività fossero condotte soprattutto da donne ed imprenditori over 50; - che l’andamento negativo si riscontra anche nel commercio su area pubblica: infatti il settore dei commercianti ambulanti che fino ad oggi aveva mostrato un andamento anti ciclico, segna questa volta sul territorio modenese un saldo negativo di ben 20 imprese;
rilevato - che il commercio al dettaglio in sede fissa extra alimentare è il settore maggiormente colpito dalla crisi; infatti, a Modena e provincia, sono solo 35 le aperture a fronte di 157 chiusure, con un saldo negativo di ben 122 imprese; - che il perdurare della grave crisi economica mostra pesanti effetti sull’occupazione, sia in termini di qualità di lavoro sia di quantità di posti di lavoro e gravi ripercussioni di carattere sociale;
preso atto che le politiche pubbliche, sin qui messe in campo, non sono state in grado di arginare la moria di imprese; imprese che sono sempre state uno dei punti di forza del tessuto economico in particolar modo del territorio modenese; INTERROGA
la Giunta regionale dell’Emilia Romagna: 1) se sia a conoscenza dei dati sopra esposti e quali giudizio ne dia; 2) se sia intenzione della Giunta regionale dell’Emilia Romagna farsi portavoce presso il Governo nazionale della grave situazione e sollecitare l’adozione di misure anti-crisi efficaci improntate alla riduzione delle tasse e della burocrazia in grado, quindi, di creare prospettive per il futuro dell’economia regionale; 3) se e quali iniziative intenda adottare, sempre improntate alla riduzione delle tasse di propria competenza e della burocrazia regionale, per facilitare la vita delle imprese emiliano romagnole. Andrea Leoni
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