Napoli: Nola, da polo logistico d'eccellenza a deposito di paccottiglia cinese - il 14 luglio scade la cassa, operai pronti alla rivolta Stampa
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NapoliNews - Cronaca
Scritto da Slai Cobas Pomigliano   
Venerdì 05 Luglio 2013 12:58

Napoli: Nola, da polo logistico d'eccellenza a deposito di paccottiglia cinese - il 14 luglio scade la cassa, operai pronti alla rivolta

PLAUSO ALLA BOLDRINI DALLE MOGLI DEGLI OPERAI: …“E IL VICEPRESIDENTE DI MAIO CHE DICE, DOPO GLI IMPEGNI PRESI ALLA CONFERENZA STAMPA DEL 27 GIUGNO A MONTECITORIO?… SIAMO ANCORA IN ATTESA” !
ANCORA DENARO PUBBLICO ALLA FIAT SENZA CONTROLLI (AI 7,6 MILIARDI DI EURO SE NE AGGIUNGONO ALTRI 2  PER 10 ANNI DI CIG)
Volti preoccupati ma “determinati a combattere” quelli di uomini e donne che hanno affollato l’attivo operaio tenuto stamattina nei locali dello Slai cobas di Pomigliano.

I lavori sono stati introdotti da Anna Solimeno che, a nome del comitato delle mogli degli operai, ha rivolto un “grazie alla presidente della Camera Laura Boldrini per le forti critiche espresse nei confronti delle politiche industriali della Fiat”… senza tacere però sugli “impegni presi la scorsa settimana nella conferenza stampa di Slai cobas a Montecitorio dal vicepresidente della Camera pentastellato Luigi Di Maio… e che ancora tardano a venire”! 
A supporto del recente dossier-Fiat lo Slai cobas evidenzia nuovi dati sulla “ristrutturazione infinita della Fiat”: dal 2004 al 2014 sono quantificati in circa due miliardi di euro (fonte “il sole 24 ore” del 20 giugno 2013) i finanziamenti pubblici “a perdere” versati alla Fiat a copertura della cassa integrazione a “ciclo continuo” della maggiori fabbriche italiane del gruppo auto motive. Una cifra di tutto rispetto a copertura di falsi piani industriali per i quali il Lingotto già ha fruito negli scorsi decenni di 7,6  miliardi di euro per un totale di ben 9 miliardi e 600 milioni di euro (una media complessiva di 417 milioni/anno usati in danno sociale per chiudere e delocalizzare.
Chi, in sede istituzionale ha  per anni violato ed omesso gli obbligatori controlli pubblici sui piani industriali Fiat di fatto inesistenti)?! Sulla vicenda - e a supporto della lotta dei lavoratori Fiat - Slai cobas prepara dettagliate iniziative giudiziarie sia amministrative che per l’accertamento di eventuali ipotesi di reato.  
Intanto dagli stessi dati Fiat (comunicazione aziendale del 19 ottobre 1998, e) si registra che in 15 anni la Fiat Pomigliano ha tagliato gli organici di 3.750 unità passando dai 7.750 addetti in forza al 31 agosto 1998 agli attuali 4.000 circa… “3.000 in attività e solo più di mille che rimangono in cassa integrazione” (dal comunicato stampa Fiat del 12 giugno 2013).
Polo Logistico di Nola che secondo i ‘falsi piani aziendali’ avrebbe dovuto fungere da “centro smistamento e preparazione dei materiali componentistici da assemblaggio necessari alla produzione di Fiat Pomigliano” (impossibile missione considerato che Nola è ubicata a circa 20 km da Pomigliano)”, nonché “eccellenza di supporto logistico per i siti produttivi del centro-sud”. Dalla sua realizzazione ad oggi il “centro logistico d’eccellenza di Nola” è sempre stato disattivo ed in cassa integrazione: cassa integrazione ordinaria dal settembre 2008 al 15 novembre 2009; cassa integrazione straordinaria dal 16 novembre 2009 al 14 novembre 2012; cassa integrazione guadagni in deroga dal 15 novembre 2010 al 14 luglio 2011; 15 luglio 2011 al 14 luglio 2013. Ed oggi la Fiat torna a battere “cassa” con una nuova richiesta di “proroga della cassa integrazione straordinaria” dal 15 luglio 2013 al 13 luglio 2014.   n.b. per ogni piano industriale e/o di riorganizzazione (sic) la Fiat riceve l’<approvazione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali> e dei collegati uffici periferici delle Giunte Regionali. E’ evidente che in questi anni le preposte funzioni istituzionali hanno omesso ogni dovuto ed obbligatorio controllo! Di fatto oggi la Fiat sta attrezzando, nel reparto fantasma di Nola,  zone di recupero dei contenitori metallici e la saldatura/riparazione di quelli in plastica. Ed il sito è destinato a diventare un “deposito della componentistica made in China” con solo poche decine di addetti per turno: inoltre la scelta aziendale in atto di aprire a prevalenti forniture estere della componentistica collasserà definitivamente l’insieme delle azienda dell’indotto.
Slai cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate - 5/7/2013
Sindacato dei Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale 
S.L.A.I. cobas
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Comunicato stampa
FIAT POMIGLIANO - ATTIVO OPERAIO

Ultimo aggiornamento Sabato 06 Luglio 2013 14:07