Casamicciola: Le case dei vinti: la parola ai manifestanti ! |
CasamicciolaNews - Cronaca | ||||
Scritto da Ida Trofa | ||||
Mercoledì 27 Gennaio 2010 20:12 | ||||
Casamicciola: Le case dei vinti: la parola ai manifestanti ! La Marcia su Ischia per il diritto alla prima casa di abitazione. Maria e Lucia Basta chiacchiere, basta propaganda, gli ischitani e non solo hanno il diritto civile, umano e sociale alla soluzione immediata del dramma degli abbattimenti delle case di prima necessità. Noi non siamo bestie che possono vivere all’aria aperta e che pure hanno dei diritti! A noi, se ci buttano giù la casa chi ci dovrebbe pensare? Nicola Lamonica Lo Stato che non è riuscito in tanti anni a garantire il diritto costituzionale alla casa nella legalità, oggi applica la legge su chi non ha null’altro, mentre consente a distanza di pochi chilometri di abbattere una pineta per far posto alla Caserma della Forestale. Consente di abbattere castagneti per creare strutture finalizzate allo smaltimento rifiuti senza sfruttare le strutture già esistenti. Penso allo scandalo della Caserma del Capizzo. Si inizia sempre dai piccoli e le superfetazioni dei potenti stanno ancora in piedi. È questo dunque il principio di uguaglianza costituzionale? Allora a chi è stato abusivo per necessità venga garantita la sanatoria della propria abitazione e, laddove, le condizioni ambientali non lo consentano, ci sia la sospensione del provvedimento del giudice. Luciano Castaldi Si è in piazza per un principio semplice ed elementare: la legalità non può andare contro la giustizia. Quando non si pensa all’esigenza della gente e si vuole applicare la legge pedissequamente, allora, si fa demagogia. Qui mancano gli strumenti urbanistici. In questo sistema non si possono stritolare i cittadini che non sono stati più furbi degli altri. Le norme paesistiche servono a non deturpare il territorio, il paesaggio, ma le istituzioni sono state le prime a farlo. Penso alle scogliere, alle caserme a tanti ecomostri di Stato. Il principio di colpire uno per educarne 100 è un principio terroristico. Ciro Piro Credo sia una manifestazione importante per dare un segnale forte. Servirà a mandare un messaggio al governo affinchè prenda coscienza di questo stato di cose. Ora la priorità è trovare una soluzione poi si troveranno i responsabili. Mario D’Abundo In un territorio come Ischia dove lo Stato e i rappresentanti politici non sono riusciti a garantire il diritto alla casa, dove l’illegalità è la regola, la classe politica ha fallito e lo Stato non può reprimere i cittadini, ma la classe politica che ha consentito tutto ciò non garantendo il diritto alla casa. Propongo una sfida al Governo Berlusconi che sin’ora ha gestito tante emergenze: per questa emergenza ischitana se lo Stato non riuscirà a risolvere il problema case entro le regionali, Ischia, questa Ischia che è scesa in piazza, deve avere il coraggio di presentare un suo candidato. Una protesta non contro il governo centrale, ma contro una classe politica del territorio che non ha garantito un diritto sacrosanto. Franco Sodano Finalmente il popolo ischitano esiste! Il popolo c’è ed è uscito in un momento molto importante. Ovvero la gente ha reagito alle istituzioni che le usano violenza creando nuovi “terremotati” in assenza di sisma. Ischia risponde con determinazione e non con la violenza agli atti di forza che vogliono negarle il diritto ad avere un tetto sotto il quale vivere e per il quale hanno lavorato e fatto sacrifici mattone, dopo mattone. Questa gente ha tirato su case sicure e belle, nessuno scempio nessuno scandalo è riportato nella black list dei magistrati, allora non ha senso parlare di deturpazione del territorio che deve salvaguardarsi. Questo è un altro discorso. Assunta Di Costanzo È da vigliacchi colpire la povera gente. Noi manifestiamo da giorni, siamo distrutti ma oggi siamo qua per marciare e mostrare a tutto il mondo questo nostro dramma civile. Alfonso D’Amore Sono qua oggi perchè sono stanco di sentir parlar male del popolo ischitano nel mondo. Il popolo ischitano non fa altro che difendersi dallo stato italiano che ci vuole senza sviluppo e senza case. Dal 1976 ci ha impedito di progredire, negandoci il diritto allo sviluppo, il diritto alla casa. Per loro dovremmo vivere in case coloniche, appartenute magari ai nostri antenati. Ammassati uno sull’altro, come gli animali. La stampa ci addita come criminali senza guardare il tasso di criminalità di Ischia, Procida e Capri senza però confrontarlo con il resto della Campania e dell’Italia. Siamo gente tranquilla, non chiediamo altro che una casa. Prima di abbattere una casa dovranno passare sul nostro cadavere! Questo Stato non ci merita e noi lo combatteremo. E che non si azzardino a venire per chiederci i voti. Costantino Punzo È giusto lottare per la prima casa. Perché la casa e dignità, sicurezza, è la base su cui si costruisce una vita, una famiglia, il futuro. Mennella Giuseppe Dove dovremmo andare a dormire se ci demoliscono le case. Ma si rendono conto di che cifre parlano. E poi sarà legge uguale per tutti? Non credo sin’ora non lo è stato. È giusto rivendicare i nostri diritti e una legge uguale per tutti. Antonietta e Nunzia Impagliazzo La speranza è che si fermi questo casino. Ci sono dei bambini indifesi. Aiutiamo Haiti e buttiamo giù le case di queste persone, dei nostri bambini. Mandiamo solidarietà agli animali maltrattati, lo psicologo a scuola per il disagio psicologico ed i traumi, allora non causiamo traumi ed accendiamo il cervello di Stato e dei nostri politici. Antonio Spataro Sono venuto come cittadino. Sono venuto per portare solidarietà a questa povera gente. Certo gli abusi si devono fermare. Ma la colpa di questa situazione è della Regione che non ha attuato un Piano Regolatore. Ma questa povera gente che ha pagato tasse, condoni, ora d sola deve subire le conseguenze di tutto. Questo della casa e dell’abusivismo di necessità è un problema di tutta l’isola. Qui nell’isola siamo tutti abusivi. Allora fermiamo ora gli abbattimenti e poi blocchiamo chi sarà beccato a costruire d’ora in avanti senza criterio e senza permessi. Marco Berretta Studente Abbiamo avuto tanti problemi burocratici a scuola. Però oggi siamo qua a testimoniare il nostro sostegno per una causa giusta, una causa che riguarda queste persone che ora sono colpite, ma anche il nostro futuro. Così facendo ci costringono ad andar via da Ischia. Pasquale Calise Studente Abbiamo aderito autonomamente per lottare per uno Stato giusto ed un paese che pensi ai diritti di tutti. Noi ci sentiamo fortemente colpiti da questo che sta accadendo e lo troviamo profondamente ingiusto. Anche noi vogliamo costruire una società migliore. Danny Galaz Studente E’ assurdo da una parte si parla di salvaguardia, rispetto, tutela dei diritti di tutti, si trovano le case agli immigrati, le cucce ai cani e qui ad Ischia si toglie la casa ai bambini alla povera gente. Io mi chiedo come non si fa a non essere qui? Alessandra Di Palo e Giovan Giuseppe Foresta Anche noi a scuola abbiamo avuto tante difficoltà. Così abbiamo deciso di partecipare come persone. Abbiamo fatto molta comunicazione ed informazione dei nostri compagni, lasciando a loro la scelta di aderire. Siamo passati di classe in classe e ora siamo qui in maniera consistente perché crediamo in questa battaglia e lottiamo anche per noi che siamo gli uomini e le donne di domani. Non crediate che il domani per i nostri figli sia tanto lontani. Qua si vuol demolire mezza Ischia e noi dove andremo questa gente che sostiene gli abbattimenti ci ha mai pensato? Ed io a margine del non governo che si trincera dietro il non interventismo non posso non ricordare Peppe Brandi che conio il termie “abuso di necessità”, all’epoca era la campana stonata. Per tutti era comodo salire sul carro dei combattenti l’abusivismo, oggi in tanto riscoprono la verità di quei rintocchi, in tanti trovano comodo sfruttare quelle case di Necessità che costarono la gogna a Brandi! Ragioniamo, ragioniamo e andiamo a vedere da vicino quale la realtà delle cose.
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Ultimo aggiornamento Domenica 02 Dicembre 2012 19:05 |