Lettera aperta, di Nicola Lamonica, Circa il dibattito sul dopo Tirrenia/Caremar, 25/07/2009 |
ForioNews - Trasporti | |||
Scritto da Nicola Lamonica | |||
Sabato 25 Luglio 2009 20:51 | |||
Lettera aperta, di Nicola Lamonica, Circa il dibattito sul dopo Tirrenia/Caremar, 25/07/2009 il procedimento istruttorio numero I/689 avviato dal Garante della Concorrenza e del Mercato contro gli armatori privati del Golfo di Napoli ed il successivo “pentimento” degli stessi, ai Direttori de Il denaro, il Roma, il Corriere del Mezzogiorno. In relazione agli scritti del 22 luglio 2009, ed al Direttore de il Mattino per lo scritto del 14 luglio 2009Al dott. Antonio Catricalà, Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato Il Consigliere Regionale on. Pietro Diodato, in riferimento alle varie dichiarazioni che in questo ultimo periodo si registrano sulla stampa regionale ( e non solo) circa il futuro della Tirrenia e della consociata Caremar, nel suo recente scritto al Direttore del Corriere del Mezzogiorno, dott. Marco de Marco, esprime ancora una volta il Suo limpido ed interessante pensiero che così sunteggia: “ L’obiettivo che perseguiamo è quello di costituire una Compagnia Regionale Marittima Campana che sia tutta pubblica con il coinvolgimento dei comuni delle isole del golfo e della Provincia di Napoli a cui assegnare le linee per i servizi essenziali da definire in sede regionale con il concorso di tutte le parti interessate, le categorie economiche e quelle sociali” . Si tratta di un Consigliere e di una forza politica che sulla tematica non hanno mai avuto tentennamenti e che esprimono scelte coerenti con le aspirazioni del mondo dell’Associazionismo e con la 169/75 che diede vita alle citate Società di Stato per garantire servizi sociali e continuità territoriale e per dare sicurezza al trasporto marittimo e dignità al cittadino utente. Una coerenza ed un impegno che avremmo preferito riscontrare anche nelle politiche del Governo Regionale se non altro perché non venisse meno a quanto esso stesso esprime nella IV Commissione attraverso le parole e l’impegno politico-istituzionale del Suo Presidente Sommese. In contrapposizione al citato obiettivo vi è il pensiero della Confitarma, rappresentato dal suo Presidente Nicola Coccia, che con altrettanta chiarezza sostiene una posizione opposta quando auspica un processo di privatizzazione che assegni alle Regioni la gestione della “ cessione del capitale delle società private regionali ai privati “, da individuare con procedure ad evidenza pubblica. Naturalmente tra i due detti orientamenti limiti, tante altre possibili soluzioni, con sfumature diverse, si possono registrare; ma una cosa è certa che i cittadini delle isole non hanno dubbi e lotteranno con forza perché la scelta espressa da Diodato e dalla richiamata Commissione Trasporti della Regione Campania venga a prevalere nel dibattito consiliare regionale che purtroppo stenta a decollare e fin da ora respingono situazioni pasticciate che già si avvertono e che lasciano intravedere insani commistioni tra il pubblico interesse ed i profitti del privato. Ma sulla stampa di questi giorni altri fatti vengono raccontati: la procedura dell’Autority I/ 689 tendente ad accertare l’esistenza o meno nel Golfo di Napoli di un’ intesa restrittiva della concorrenza, come denunciano i ricorrenti Autmare e Generazione Attiva; la recente segnalazione del Garante “ per dare mercato” al traffico marittimo del Golfo di Napoli; gli impegni del 5 giugno ‘09 che gli Armatori del Golfo offrono al Garante “ al fine di far venir meno le criticità individuate dall’Autorità” , evidentemente per addolcirlo e bloccarne i dovuti provvedimenti. Tra essi e le tante considerazioni fatte quello che colpisce di più è il pensiero mercantile dei privati che, a cose fatte ed al solo scopo di alleggerire la decisione del Garante, annunciano una serie di iniziative nella vecchia logica del “io do una cosa a te e tu dai una cosa a me”: un ravvedimento tardivo ed un impegno forzato studiato ad arte nella illusoria convinzione che il Garante possa dichiarare che siano stati“ superati i profili anticoncorrenziali oggetti dell’istruttoria“, senza che nulla sia cambiato. E parlano di autoscioglimento di alcuni raggruppamenti armatoriali, di eliminazione del cosiddetto BigliettoUnico su tutte le tratte ad eccezione su Capri, di adozione di misure a favore dei consumatori, …. in un tentativo goffo che manifesta anzitutto la validità e l’attualità dei ricorsi presentati all’Autorità Garante dalle dette Associazioni; un tentativo che comunque non viene a sanare la situazione determinatasi in quest’ultimo decennio nei collegamenti marittimi del Golfo di Napoli. Restano, infatti, le condizioni di monopolio commerciale voluto dai privati e sostenuto dalla Regione in barba alla Legge 3/2002; gli arbitrii d’esercizio al di fuori di ogni sana logica di prudenza e di confronto democratico; la sfida alla istituzione con le serrate, ….; e, soprattutto, le pesanti conseguenze derivanti dalle “gare” effettate, viziate sicuramente dal blocco di affari messo in campo, sia in termini tariffari che nell’impegno finanziario della Regione. A tale ultimo riferimento significativa appare la vicenda del metrò del mare che continua ad essere un fiore all’occhiello su un tessuto malato: uno sperpero di risorse là dove l’essenziale ancora non c’è, con l’aggravante di averlo costantemente voluto negare alle isole! Alla luce di quanto sopra, non c’ dubbio! Le “offerte” dei privati sono tardive e soprattutto poco attendibili dal momento che non hanno un sapore strutturale! Nicola Lamonica
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Ultimo aggiornamento Sabato 25 Luglio 2009 20:56 |