Lettera aperta alla popolazione di Casamicciola Terme ed in particolare ad una sua cittadina che stimo e rispetto, ma della quale non sempre condivido le posizioni
Per chi non mi conoscesse, sono Antonio Conte, faccio l’architetto e da pochi mesi ho la delega assessorile a turismo, cultura e spettacolo. Poiché ho assunto questo ruolo da pochi mesi, non ho potuto, a differenza dei miei colleghi ischitani e foriani, accedere al bando di gara della Provincia finalizzato al finanziamento degli eventi invernali e nella fattispecie natalizi.
Non ho, quindi, potuto chiedere per il mio Comune i 90mila euro che ha giustamente richiesto Forio, né i 70mila euro che ha giustamente chiesto il mio vecchio amico Giosi Ferrandino per il Comune che oggi amministra. A tutto ciò, vorrei aggiungere che, come ognuno sa - e tu Ida hai ricordato nel tuo pezzo - il nostro paese è stato di recente letteralmente travolto dalla sciagura. A questo proposito, voglio sottolineare che tutte le mie azioni politiche degli ultimi giorni assumono volutamente un profilo di profondo rispetto, riservatezza e quindi silenzio circa gli eventi luttuosi, dei quali coscientemente preferisco non parlare, proprio per distinguere nettamente il dolore morale e la pena dell’anima dalle problematiche civili e dagli affanni politici. Pertanto, vi prego, cara Ida e miei cari concittadini, di voler interpretare queste mie parole solo sotto il profilo civile e non attraverso le altre mille interpretazioni alle quali si prestano. Il mio ruolo, e l’incarico che il sindaco D’Ambrosio mi ha affidato, è quello di promuovere la cultura, l’immagine e le potenzialità di Casamicciola Terme e questo - e solo questo - è l’incarico che devo assolvere con coscienza, premurandomi di non scavalcare i miei colleghi, né tanto meno di sottrarmi alle mie responsabilità! Sappiamo tutti che il bilancio di questa Amministrazione è tra quelli dei sei Comuni dell’Isola, uno dei più poveri e, nonostante ciò, e tra mille difficoltà, la nostra Amministrazione è riuscita a garantire, tra l’altro, un’eccellente raccolta dei rifiuti urbani (punto dolente, se non dolentissimo per altre municipalità più ricche della nostra), buoni servizi di diportismo nautico ed una più che dignitosa gestione della manutenzione del paese. Tra mille travagli, ci sforziamo ogni mese di pagare gli stipendi ai nostri dipendenti (sia pure talvolta con ritardo), facendo, ve lo assicuro, spesso salti mortali! Questi sono i problemi reali della nostra comunità, ed è per la loro soluzione che la Giunta del sindaco D’Ambrosio cerca di operare. Quindi, vi assicuro che in nessun caso, mai, né il Primo Cittadino, né la Giunta, né il Consiglio Comunale, né il sottoscritto potrebbero (neppure per un nanosecondo) pensare di sperperare denaro o di mancare di rispetto al sentimento di prostrazione che vivono i concittadini in questo difficile momento. Ma è pur vero che ognuno di loro guarda a noi aspettandosi un forte segnale di rinascita e ritorno alla ‘normalità’. Proprio quella normalità che prevede che le feste di Natale vengano vissute nel clima più sereno possibile. Il mio compito è, appunto, creare questo clima e soprattutto la mia delega mi impone di lavorare affinché Casamicciola Terme non dimentichi mai di essere un’importante e prestigiosa stazione turistica: abbiamo lottato per anni per ottenere che gli alberghi restassero aperti d’inverno, e oggi siamo orgogliosi e fieri che alcuni nostri imprenditori abbiano deciso (nonostante tutto) di aprire le loro strutture! Non sarò certo io che risparmierò le mie energie per cercare di offrire la massima accoglienza a tutti i turisti che generosamente hanno deciso di trascorrere le Festività da noi e sulle cui spese, lo ricordo a tutti voi, è basata la nostra economia. Viviamo di turismo, sia in estate che in inverno, e dopo la tragedia che ci è capitata, a maggior ragione, dobbiamo offrire un’immagine serena del paese. Non è certo listando a lutto Casamicciola che ci risolleveremo! Secondo la mia più intima convinzione, che voglio comunicare a tutti quanti voi, non è nello spirito dei Casamicciolesi piangersi addosso, ma è semmai nella tradizione di questo popolo, che già in passato ha dimostrato di saper superare grandi tragedie, di rimboccarsi le maniche e lavorare a testa bassa per l’immediata ricostruzione. E’ per questo motivo che io, Antonio Conte, assessore alla cultura, non lascerò il mio paese al buio! Lo illuminerò, non sfarzosamente, come è stato detto, ma intelligentemente e con rispetto. Non spenderò inutilmente del denaro ma investirò quel poco che ci darà la Regione Campania, per l’esattezza 25mila euro, per garantire anche quest’anno il Natale alla mia città. Mi sono avvalso volutamente della collaborazione assolutamente gratuita di Riccardo Sepe Visconti, perché so che da lui mi posso aspettare creatività, onestà ed impegno. Insieme a Riccardo ed al Sindaco, stiamo apparecchiando un programma che cerchi di spaziare, con sobrietà e pregnanza, dagli aspetti culturali a quelli ludici fino a quelli tradizionali. Questo è quello che cercherò di fare, questo è quello che farò e vorrei chiedere a tutti quanti voi ottimismo, collaborazione ed impegno. Non sterili polemiche che non portano da nessuna parte. Naturalmente, con ciò non ignoro affatto i laceranti problemi degli sfollati e dei tantissimi che hanno subito danni, anche ingenti, non ignoro il lutto ma, come si conviene ad un buon lavoro di squadra, le mie competenze mi impongono di dedicarmi al mio settore e non a quello dei miei colleghi assessori e, come già detto in premessa, non intendo travalicare il mio ruolo. In conclusione, ringrazio Ida Trofa per l’affetto e la trepidazione con cui segue le sorti di Casamicciola, ma con la sua stessa premura desidero risponderle che non sono d’accordo con lei quando immagina un paese al buio, piegato sui suoi dolori. Saluto, augurando a tutti noi che l’impegno, la forza e la consapevolezza non ci abbandonino mai, nemmeno nei momenti più difficili.
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